Romania

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La Guida Turistica dell’Romania

Da sapere

In base a dati elaborati dall’ufficio statistico di Romania, 15,7 milioni di turisti hanno visitato nel 2018 il paese che si pone al 32° posto su scala mondiale, davanti a Slovacha e Bulgaria ma dietro a Repubblica Ceca e Grecia. Gli Italiani che hanno visitato la Romania nel 2016 ammontavano a 425.095, poco meno dei Tedeschi (466.481).

A fungere da richiamo ad aspiranti turisti sono una decina di siti inscritti nella lista UNESCO dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità, tutti riportati più avanti.

Cenni geografici

Il territorio della Romania è attraversato al centro dalla catena dei Carpazi che formano una specie di arco che racchiude al suo interno l’altipiano della Transilvania e lascia all’esterno Valacchia e Moldavia. Sono divisi in tre sezioni principali:

  • Carpazi meridionali fungono da confine tra Transilvania e Valacchia e costituiscono una catena compatta.
  • Carpazi occidentali sono al contrario molto più frammentati e comprendono i monti Apuseni, un massiccio isolato che funge da confine tra Transilvania e Crisana, la regione che degrada verso la pianura ungherese.
  • Carpazi orientali separano la Transilvania dalla Moldavia e hanno un andamento da sudest a nordovest. Raggiungono la massima altitudine nei Monti Rodna (2303 m) ;che racchiudono il paese di Maramures

La Valacchia è una regione di pianura compresa tra i Carpazi meridionali e il Danubio. È solcata da fiumi che originano in Transilvania e si gettano nel Danubio. Tra questi i più importanti sono l’Olt e il Prahova

la Moldavia è la continuazione ad est della pianura valacca, percorsa anch’essa da affluenti di sinistra del Danubio fra cui spicca il Prut.

Cenni storici

Antichità

Rovine di Histria

I Greci si installarono sulla costa della Dobrugia a partire dal VII secolo a. C.; Callatis (l’odierna Mangalia), Tomis (l’odierna Costanza ) e Histria furono le loro colonie più famose. Il resto del territorio dell’odierna Romania era abitato dai Daci che si organizzarono in entità statale sotto il re Burebista per resistere all’egemonia romana. Ciò non impedì all’imperatore Traiano di sconfiggere re Decebalo e annettersi nel 106 il suo regno istituendolo a provincia imperiale.

Nemmeno due secoli più tardi l’imperatore Aureliano ordinò alle legioni di ritirarsi sulla riva meridionale del Danubio. Nonostante la brevità del dominio romano, la romanizzazione della Dacia fu profonda e destinata a durare come dimostrato dalla lingua romena inscritta tra le lingue neolatine.

Medioevo

I discendenti dei Daci e dei coloni romani riappaiono in testi dello storico bizantino Teofilatto Simocatta del VII secolo d.C. e sono designati come Valacchi (βλάχοι). Il termine indicava quelle popolazioni dell’impero bizantino che non parlavano greco ma lingue derivate dal latino volgare. I valacchi erano pastori ed erano organizzati in tribù. Missionari bizantini si spinsero fino al Tibisco convertendo i valacchi alla fede ortodossa.

I Magiari, stanziati nell’antica provincia romana della Pannonia, penetrarono in Transilvania sottomettendo i feudatari locali in una serie di campagne militari che durarono fino al XIII secolo. Durante il XII e XIII secolo si stabilirono in Transilvania coloni della Sassonia.

A sud e ad est dei Carpazi, si formarono due principati indipendenti di lingua e cultura neolatina, Valacchia e Moldavia. Nel 1241 tutti e tre territori furono invasi dai mongoli che però si ritirarono l’anno successivo.

Nella seconda metà del XIV secolo i turchi iniziarono la loro penetrazione nei Balcani interrotta solo dall’invasione di Tamerlano del 1402. La resistenza contro l’invasione turca fu capitanata da Giovanni Hunyadi, principe di Transilvania, Stefano il Grande (1457-1504), principe di Moldavia e Vlad Țepeș (1456-1462), principe di Valacchia. La crudeltà di quest’ultimo personaggio costituì fonte d’ispirazione per lo scrittore irlandese Bram Stoker nella creazione del suo protagonista del suo famoso romanzo, il conte Dracula.

Sicurezza

La Romania è esente da forme di criminalità violenta, meno dalla delinquenza comune o di strada essendo stati segnalati casi di aggressione durante la notte a Bucarest e Iasi. È sufficiente però usare precauzioni normali facendo attenzione per esempio in luoghi affollati, come le stazioni ferroviarie delle grandi città. In particolare non bisogna fidarsi di quelle persone in abiti civili che vi fermano dichiarando di essere poliziotti e di volervi fare un controllo. Per i propri acquisti si consiglia di non usare la carta ma di prelevare con questa il denaro contante presso un ATM.

Dal dicembre 2004 vige in Romania il numero pan-europeo 112 per tutte le chiamate di emergenza (polizia, pronto soccorso e vigili del fuoco).

I cani randagi sono molto diffusi nelle grandi città e se vanno in branco potrebbero rappresentare un potenziale pericolo.

In montagna orsi e lupi sono ancora diffusi e soprattutto d’inverno hanno l’abitudine di avvicinarsi ai centri abitati con la speranza di trovare di che sfamarsi. I pastori romeni avvisano sempre gli amanti del “plein air” dei pericoli cui vanno incontro praticando il campeggio libero. Nel 2006 sei persone sono state uccise da animali selvaggi.

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Date

2021-01-01

PARTENZA

(Il Tour Inzia) Bucarest-Romania
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Date

2021-01-01

PARTENZA

(Il Tour Inzia) Sofia-Bulgaria